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13/03/2012, 00:03

U20: RISCHIAMO CON L'ULTIMA IN CLASSIFICA, MA VINCIAMO CON IL CUORE: 24 - 5

Spesso si sente parlare di partite facili, o almeno abbordabili, sulla carta. Molto più spesso accade invece che il campo se ne infischi della carta: pronostici e previsioni possono sciogliersi come neve al sole, se quindici uomini decidono di metterci cuore e muscoli. Le premesse in questo ultimo incontro casalingo della fase a gironi sembravano solide: i secondi in classifica (noi) ricevono gli ultimi del girone(loro): un massacro annunciato. E invece abbiamo faticato molto più del dovuto, abbiamo trovato una squadra ostica. Al Montebelluna va dunque il merito per aver provato a smentire ogni pronostico: ci hanno affrontato a viso aperto, senza timore, con tanta determinazione. 

Ma vediamo come sono andate le cose. Gran bella giornata, il sole splende sul nostro spelacchiato campo, c'è aria di festa. O forse c'è semplicemente aria. L'inizio della partita è una doccia fredda per i nostri: dopo pochi minuti di gioco, la nostra difesa non regge e subiamo una meta pesante, soprattutto sul piano morale. Per nostra fortuna, gli avversari sbagliano dalla piazzola. Tuttavia, per noi è appena iniziata la salita. Si riprende, ma nessuna delle due squadre sembra avere le idee chiare: errori abbondano sia di qua che di là. Come se non bastasse, il match prende una piega insolita: mancano le idee e decidiamo di usare la tomaia, tentando nel colpaccio alla Maradona. Capiamo subito che quella dei calci a raffica non è la tattica giusta, e decidiamo di servire agli ospiti la nostra specialità fatta in casa: lì davanti in sala macchine aumentiamo il carbone e, dopo una discreta permanenza nei loro cinque metri, riusciamo a trovare un varco e i primi cinque punti. Capitan Greg infatti passa in modalità "Testa-Bassa-e-Dentro-Come-Un-Treno" e, dopo una serie di pick'n'go, schiaccia l'ovale in meta. Vento e distanza non impediscono a Dalla Nora di regalarci due punti aggiuntivi. 
Chiudiamo il primo tempo con il fiatone, ma conducendo 7 a 5. 

La ripresa è un susseguirsi di emozioni. Prima, riusciamo a conquistare una touche insidiosa: non sbagliamo, assorbiamo un bel po' di avversari e sventagliamo ai trequarti. Poi penserà Berti, che sembra avere le ali ai piedi, a depositare il pallone in meta, dopo aver squarciato la difesa. Purtroppo, la trasformazione non arriva. Ma non finisce qui: passa qualche minuto e la nostra volpe Cescon punisce una leggerezza del Montebelluna con un'azione tanto veloce quanto efficace: sfrutta una svista dei loro uomini in touche, si impossessa dell'ovale, corre, corre e corre per poi regalarci la terza meta, proprio sotto i pali. Stavolta, arrivano anche i punti della trasformazione.
Mancano poco più di dieci minuti quando, ormai consapevoli delle nostre capacità, ci mettiamo alla ricerca del bonus offensivo e della fatidica quarta meta. Attacchiamo con più veemenza ora, vogliamo mettere gli avversari alle corde. E in qualche modo ci riusciamo: vuoi lo stress, vuoi la fatica, un giocatore del Montebelluna vede assegnarsi un bel rosso (parliamo di cartellini, non di Lambrusco). Ora siamo in superiorità numerica: non possiamo sbagliare. Il forcing continua. Tentiamo di trovare il bandolo della matassa, ma il Montebelluna si chiude bene. A pochi minuti dalla fine, gettiamo alle ortiche una succulenta occasione, nata da un calcetto di Dalla Nora che scavalca la difesa e fa volare l'ovale nei loro 22, libero e indisturbato. Ma nonostante l'errore, non molliamo l'osso, rimaniamo lì davanti. 
Batti che ti ribatti, il Montebelluna è ormai ansimante, una bestia stremata che lotta con le unghie e con i denti per difendere l'orgoglio. Ma il Grifone ha anche le ali - e una zucca pensante, anche se non sembra. Così, decidiamo di abbandonare il "muro contro muro" e, aprendo la palla ai trequarti, mettiamo l'ovale nelle mani giuste: all'ultimo secondo dell'ultimo minuto Termine abbatte con una spallata l'ultimo baluardo difensivo e segna, regalandoci vittoria, bonus offensivo e una sana iniezione di entusiasmo. Nonostante la trasformazione fallita, le tribune sono in festa, e i nostri Grifoni ringraziano. Stanchi, ma contenti: hanno messo la materia più preziosa, la quintessenza del rugby. Hanno messo il cuore. GRIFONI NEL CUORE!

Il cuore, insomma, è stato il leit motiv della giornata: il cuore messo in campo dagli atleti, il cuore degli allenatori, il cuore dei tifosi, il cuore di mamma (ogni scarrafone è bello a mamma sua), il cuore degli amici e delle fidanzate in tribuna, il cuore dei dirigenti. Ma anche il cuore di chi non poteva esserci e di chi non c'era: per farvi capire, Mirco Battistella ha fatto riscaldamento con i compagni, è stato in panchina con i compagni, li ha sostenuti durante tutto l'incontro. Il tutto con un dito rotto. Questo è il famoso spirito Grifoni: alle difficoltà si risponde con l'impegno, con la determinazione e con il cuore. Perchè il rugby è soprattutto passione. 
Se anche tu hai questo spirito Grifoni, vieni a mettere il cuore in campo, domenica a Udine!! Segui la U20 nell'incontro più importante della stagione, METTI ANCHE TU IL CUORE!

Formazione: Baldo, Fasan, Battistella L., Berti, Paladin, Termine, Dalla Nora, Giuriolo, Cescon, Bucciol, Ragazzon, Carrer, Stival (c), Battistella Ma., Gerolami. A disposizione: Comaron, Buosi, Drusian, Falabretti, Gaviglio, Battistella Mi., Cauz. 

Ultima modifica: 14/03/2012 alle 17:01

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