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23/02/2012, 19:31

U20: IL FRICO CI E' ANCORA INDIGESTO: CON IL LEONORSO PERDIAMO 7-12

Il meccanismo sembrava oliato alla perfezione: prima che arrivasse General Inverno, i nostri avevano dato prova di voler vincere il girone, e contro il Fontana avevano gettato le basi di un futuro molto promettente. Evidentemente, c'è ancora qualcosa su cui lavorare. O forse, gli ingranaggi lavorano bene, ma manca la motivazione per metterli in moto.

Contro Leonorso è sempre una partita ostica: all'andata erano riusciti a impensierirci non poco, e alla fine l'abbiamo spuntata di soli 6 punti. Le premesse della partita di ritorno erano dunque succose: la prima in classifica, azzoppata dalle numerose assenze, riceve una squadra non imbattibile, ma senz'altro in grado di far male. 

Con un cielo grigio, le tribune semideserte e una gelida bavesea a fare da sfondo, i Grifoni sono scesi in campo per ribadire la superiorità nel girone, e per dare un segnale alle dirette inseguitrici. Dopo il calcio iniziale, tutto sembrava andare a meraviglia: conquistiamo una touche preziosa, lancio e saltatore perfetti, mettiamo la palla in cassaforte e andiamo avanti coi cingoli. Insomma, una manciata di minuti dopo il kick off i nostri avanti (sì, ancora loro!) depositavano l'ovale oltre la fatidica linea. Ciliegina sulla torta, Dalla Nora non sbaglia dalla piazzola. 

La cosa iniziava a farsi interessante: gli "udinês" si erano appena scontrati con la determinazione dei nostri. E invece, proprio da quel momento, è iniziata l'agonia del Grifone. Come ben si sa, la mischia è la cartina di tornasole di una squadra: sono i grossi a farti vincere la partita. I segnali dal nostro pack, mano a mano che i minuti passavano, erano sempre più preoccupanti, conditi addirittura da qualche mischia rubata (un'onta, per una squadra che della mischia ha fatta la sua specialità). 
La sofferenza ci chiude a doppia mandata nei nostri ventidue: l'assedio si fa asfissiante. Nemmeno con i calci riusciamo a varcare la soglia di metà campo. E intanto, il Leonorso getta al vento occasioni su occasioni: prima commette un in-avanti a pochi metri dalla meta, poi pecca di superbia e getta alle ortiche l'occasione di accorciare le distanze (complice la copertura di Red, schierato primo centro e superbo in difesa). A dieci minuti dalla fine, ci pensa invece Capitan Greg a salvare baracca e burattini, con una zampata degna d'un orso a caccia di salmoni, atterra un avversario ormai involato verso la meta: una provvidenziale francesina che ha il valore di una meta segnata.

Arriviamo all'intervallo esausti per le fatiche difensive, ma ancora avanti di sette punti. Tuttavia, sembra di rivivere gli ultimi anni dell'Impero Romano: il vessillo alato (non un'aquila, ma un Grifone in questo caso) messo sotto pressione da orde di famelici ed affamati barbari. Noi lottiamo senza troppo vigore, gli avversari danno invece il tutto per tutto.

Il secondo tempo inizia come era finito il primo, anche se i Grifoni non esitano a proporsi in avanti. Prima con un break di Red che scarica su Luca Bat, poi con una buona intesa tra Capitan Greg e Alafazan: entrambe le occasioni sono infruttuose, ma i nostri danno prova di essere in campo. Come spesso accade, però, sono gli ultimi minuti ad essere quelli più concitati, specialmente se il risultato è ancora aperto. Manco a dirlo, dopo una serie di percussioni, il Leonorso riesce finalmente a trovare un varco, una fessura nel vallo erto dai Grifoni. La successiva trasformazione porta il parziale in parità. Sette a sette, l'ultimo quarto d'ora è tutto da giocare. 
Con un discreto bottino in serbo, la partita si fa maschia. Durante un placcaggio regolare, il numero 8 friulano decide di prendersela con la schiena di Capitan Greg. Per quanto essa sia resistente, è pur sempre un fastidio. E il regolamento proibisce di sferrare pugni alla cieca sulle schiene altrui: il giallo costringe Leonorso a giocare con un uomo in meno. 
Eppure, il Leonorso non sembra minimamente turbato dalla perdita. Anzi, la sua tenacia aumenta, noi rimaniamo perplessi. A un minuto dalla fine, sono ancora gli Udinesi a festeggiare per una meta: percussione dopo percussione, si prendono altri 5 punti. Fortunatamente, non trasformano. 
Ma il Grifone, pur avendo preso una bella tegola in testa, è un animale indomito: c'è ancora l'ultima azione da giocare. Andiamo alla carica nella loro metà campo, e troviamo i buchi giusti. Andiamo vicinissimi alla meta. Andiamo vicinissimi alla vittoria. Ma il fischio finale ci avverte che abbiamo perso il treno, e che la partita dovevamo chiuderla subito. Avremmo potuto farcela. 

Ancora una volta, una partita che potevamo vincere agevolmente ci scappa tra le dita. E perdere una partita per la scarsa motivazione è sempre una cosa preoccupante. Come se non bastasse, la classifica adesso diventa un po' più complicata. D'accordo, avevamo le nostre assenze e abbiamo dovuto inventarci qualcosa con la formazione. D'accordo, il blizzard è arrivato anche in Veneto, il vento e il freddo danno fanno stragi e gli allenamenti vengono spesso disertati da molti. Ma queste non possono e non devono essere delle giustificazioni valide. Se veramente vogliamo vincere il girone, dimostriamo che ne siamo in grado! Impegno e disciplina, determinazione e tanta preparazione. Per il resto, la ditta Stefano&Lele saprà come preparare i nostri Grifoni! Foza FIOI!

E nel frattempo... fatevi valere in Irlanda! Aspettiamo il vostro ritorno per sapere tutto!

Formazione: Ragazzon, Fabris, Gaviglio, Carrer, Bucciol, Cescon, Battistella Ma., Stival (c), Dalla Nora, Termine, Fasan, Battistella L., Piazza, Berti, Baldo.  A disposizione: Girardi, Drusian, Comaron, Buosi.

Ultima modifica: 24/02/2012 alle 10:04

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