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30/01/2012, 17:44

ODERZOLIVENZA BATTE PORDENONE 15-5 IN UNA PARTITA EQUILIBRATA MA GIOCATA E VINTA COL CUORE

Giornata molto importante per l’OderzoLivenza. L’ennesima dimostrazione di una cosa che tutti sappiamo e che è stata dimostrata mille volte: che nel rugby la palla è di chi la vuole di più e di chi ne ha più fame; che quando la differenza di qualità in campo non è enorme la differenza vera la fanno l’aggressività e lo spirito; che una squadra può sembrare in difficoltà ma se trova la forza di reagire può tirarsi fuori e trovare fiducia. Dimostrazione che si è avuta domenica sul solito pessimo campo di Oderzo (presto dovremmo trovare modo anche di dare cenno delle trattative con l’amministrazione comunale) in una partita equilibrata decisa dalla maggiore tenacia dei nostri che, senza pensare a chi c’era o non c’era in campo, si sono guardati in faccia e ci hanno creduto fino alla fine senza mollare neanche dopo essersi trovati in svantaggio e sotto pressione.
Bella giornata ma vento freddo fastidioso che sposta le palle alte. Partita chiusa e certo non spettacolare: partiamo costretti un po’ sulla difensiva ma poi, nella seconda parte del primo tempo, riusciamo a reagire con discreto ritmo. Si gioca soprattutto tra le linee dei 22, poche palle fuori e punteggio che non si muove. A metà tempo un giallo a testa per divergenze d’opinione in ruck e partita che sembra scivolare sullo 0-0 fino all’intervallo quando, a pochissimo dal fischio, ci facciamo sorprendere al largo e, mancando un paio di placcaggi, consentiamo la meta agli avversari.
0-5 ma niente è perduto e in campo si combatte sempre alla pari. Gustavo e Andrea chiedono di giocare un po’ più aperti, ma i frutti non vengono subito. Il passaggio decisivo viene a metà ripresa. Soffriamo un po’ e commettiamo un paio di falli, dobbiamo difendere una touche ai 5 e poi un paio di mischie sempre nei pressi della nostra meta. Resistiamo bene senza fare troppi falli, fino a quando il tentativo di aprire al largo fallisce e sulla palla persa si butta Timoteo Frara che prende, scappa, fa tutto il campo, va a segnare in mezzo ai pali e poi trasforma. Il possibile 10-0 che sarebbe stato duro da rimontare diventa un 7-5 che oltre a tutto taglia le gambe agli avversari. Poco dopo fallo per noi a metà campo e Timoteo trova la touche ben dentro i 22. Premiamo provando a sfondare con pazienza, Rossi segna ma l’arbitro è coperto e non vede, poi un paio di minuti dopo è Mihai Radu che riesce a mettere giù. Timoteo non trasforma ma alla ripresa del gioco mette dentro una punizione e il totale fa 15-5. Un po’ di preoccupazione per Marco Corona che entra al posto di Giordano (botta al naso) ma a 10’ dalla fine si fa male in ruck ed esce sorretto a spalle. Nel finale gli avversari falliscono il non difficile piazzato del bonus difensivo, senza poi riuscire a farsi più di tanto minacciosi.
Molta soddisfazione per una vittoria cercata con tenacia e che dà un significato al momento particolare che l’Oderzo Livenza sta vivendo in questo periodo. Niente trionfalismi, non ce n’è motivo: il resto del campionato sarà durissimo: i problemi non si sono dissolti e bisognerà affrontarli via via. In queste condizioni alcune squadre sembrano fuori dalla nostra portata e tutte sono pericolose, ma combattendo così abbiamo buone possibilità di fare bene e di crescere in una prospettiva più lunga, che a questo punto è quella che ci interessa sul serio. “Questo è rugby” ha detto alla fine della partita Paolo da Rugna, molto contento come tutti. E noi siamo d’accordo, è chiaro: sul nostro come su tutti i campi se si vuole giocare bisogna farlo in questo modo. L’indirizzo è il solito: via Donizetti, Foro Boario nuovo. Il cancello è sempre aperto.

Hanno giocato: Frara T., Giuriolo, De Carli, Fiorentino, Da Rugna, Strohbach, Nadalon, Rossi, Zoia, Del Puppo, Marson, Giordano (16’ Sindoni [temp.], 50’ Corona, 70’ S. Martin) Colella (28’ Sindoni), Radu, Carpenè. A disposizione: Corai, Polesello, Sartori, Sordon. All. Dalla Ca’ e Zanusso.
Hanno segnato: 38’ m. PN nt., 58’ m. T. Frara, tr. T. Frara, 64’ m. Radu nt., 71’ cp. T. Frara.
 

Ultima modifica: 30/01/2012 alle 18:53

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