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24/10/2011, 12:13

Grifoni U16 battono Udine 33-14: un (piccolo) salto di qualità in una situazione di (quasi) emergenza.

Finora la prova migliore dei nostri U16: malgrado le assenze di quattro uomini importanti i Grifoni hanno fatto pesare il loro agonismo e la loro reattività in una partita combattuta a lungo ad armi pari e risolta solo nel finale, mostrando una buona crescita soprattutto degli elementi meno esperti che hanno retto bene e affiancato in modo efficace i compagni incaricati di fare gioco.

Si comincia bene con i nostri in avanti, ma (come a volte accade, è un po’ uno dei problemi…) la pressione non produce risultati. Bisogna aspettare una decina di minuti perché Martin ricevendo una palla da mischia nei 22 faccia il buco e, placcato, scarichi a Taffarel che va bene in sostegno e segna in mezzo ai pali. Martin trasforma e siamo 7-0. Qui la fase più difficile. Prima prendiamo una meta da polli non riuscendo a controllare una palla alta, poi, dopo una fase equilibrata (il momento migliore per Udine), subiamo un buco al largo, recuperiamo, sembriamo in grado di rubare la palla all’ultimo momento, ma poi cediamo alla mischia avversaria e siamo 14-7.

Non dobbiamo scoraggiarci: finora la partita è equilibrata, ce la si gioca adesso: chi riesce ad accelerare probabilmente porta a casa la vittoria. Con carattere riusciamo a conquistare terreno e a giocare nei loro 22, fino a quando Martin trova spazio ed entra, poi trasforma e il primo tempo finisce 14 pari.

Inizio ripresa: cerchiamo di fare il break nel punteggio e spingiamo subito in avanti. Restiamo per diversi minuti sui 5 metri avversari e per due volte sembra fatta ma ci fermano in extremis. Alla fine “Icio” Faggiano riesce a mettere giù di forza controllando un pallone difficile e ci permette di non sprecare un’ottima occasione e di passare avanti 21-14. Gli avversari subiscono un po’ il colpo e faticano a reagire. Passa qualche minuto senza che corriamo pericoli troppo seri, e poi Martin batte veloce una punizione sui 10 metri avversari, va via lungo la linea e nessuno riesce a fermarlo fino a quando arriva dietro i pali: siamo 28-14, bonus ottenuto, manca una decina di minuti e sembra chiusa. E’ così: siamo noi a spingere ancora per allargare il vantaggio, anche se in modo un po’ confuso. E malgrado la confusione mettiamo la quinta meta con Nick Bellio che fa un numero incredibile calciandosi avanti la palla di tacco e riprendendola per segnare vicino ai pali. Davvero finita. 33-14 e bravi fioi.

Alla fine una parola per ciascuno: per Alberto Martin indispensabile marcatore (2 mete e 5 su 5 al piede), ma anche per Daniel Taffarel e Christian De Vivo, per me i veri “men of the match”: il primo per come ha aperto il gioco, ma anche difeso e placcato, il secondo per le penetrazioni e il grande lavoro in mischia aperta. E poi per Tommaso Buoro, che da terza linea o da centro è in grado di prendere palla e fare sempre metri preziosi per la squadra, per Alex Fantin, potente e mobile, vero “ariete” della squadra e per il “furetto” Nicolò Bellio la cui reattività e presenza in campo è finalmente stata premiata dalla meta. Poi la prima linea (orfana del “peccatore” Donadi) che non ha grande peso (in senso fisico) ma che fa un ottimo lavoro: da “Rambo” Dal Bo’ che in mischia sacrifica un po’ della sua buona mobilità per il bene della squadra, a Maurizio Faggiano, sempre solido e quadrato (ma anche pronto e con buone mani) a dare sicurezza ai compagni, a Giovanni Parcianello che affronta coraggiosamente in prima linea gente che è il doppio di lui e sta lavorando bene sui lanci in touche. Quindi la seconda, con il “grande” Mazzariol che pur fresco di rugby è solido e potente in attacco e in difesa, con Mirco Cavezzan che stavolta ha lavorato bene in terza linea e Francesco Battistioli che si mette a disposizione della squadra con grande spirito e che ieri ha fatto il suo lavoro per tutta la partita senza mollare. Infine il triangolo arretrato, con Alessandro Provedel (buona mobilità, deve trovare sicurezza), Sebastiano Zerbato (coraggio e discreta tecnica, vedremo quando il fisico lo sorreggerà di più) e Maicol Burigo (presente, attento, sta lavorando sull’intesa con i compagni): tutte doti che con l’esperienza e l’affiatamento possono solo migliorare, purché si lavori con costanza (come del resto si sta facendo, naturalmente grazie anche all’impegno e alle qualità di Renato, Christian e Gianni, e questo è il risultato).

E l’emergenza? Donadi a parte, Alberto Zambon e Pietro Martin, uomini di esperienza e di valore, sono in Ospedale: Tamba2 dovrebbe uscire presto (ma è fuori fino a metà novembre) mentre per Pietro è un po’ più lunga; Matteo Nardin ha smesso le stampelle e un po’ alla volta recupererà la distorsione. Presto dovrebbero arrivare un paio di rinforzi importanti, ma arriveranno anche partite impegnative (le prossime 3 sono Pordenone, Feltre e Alpago). Un buon risultato, che mostra bei progressi ma non basta a garantire il futuro: ogni partita va giocata con questa intensità e, se possibile, di più. Diamoci ancora da fare. Forza FIOI!

Hanno giocato: Provedel, Burigo, A. Martin, Buoro, Zerbato, Taffarel, Bellio, Fantin, Cavezzan, De Vivo, Mazzariol, Battistioli, Dal Bo’, Parcianello, Faggiano.

Hanno segnato: 11’m. Taffarel tr. Martin (7-0), 13’m. Udine tr. (7-7), 24’ m. Udine tr. (7-14), 30’ m. Martin tr. Martin (14-14), 38’ m. Faggiano tr. Martin (14-21), 48’ m. Martin tr. Martin, 55’ m. Bellio.

Ultima modifica: 29/10/2011 alle 17:37

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