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06/03/2012, 14:30

CAMPO DI RUGBY: NESSUNA SOLUZIONE

Nessuna soluzione: questo dal nostro punto di vista il risultato dell’incontro dello scorso 24 gennaio tra i nostri presidenti, Barattin e Corona e il Sindaco (presenti il Vice-Sindaco De Luca, l’assessore ai LL. PP. Campigotto, il responsabile LL.PP. arch. Marletta, il responsabile dell’edilizia geom. Da Re e i capigruppo consiliari).

Non verrà riconsiderata la nostra ipotesi di raddoppiare il campo di rugby nell’area di via Donizetti, realizzandone un altro regolamentare in posizione parallela all’attuale: questa soluzione è ormai impossibile da mettere in atto perché nel frattempo si è già realizzato il parcheggio per la nuova farmacia, che l’Amministrazione non intende spostare di pochi metri per concedere lo spazio necessario a realizzare il secondo campo nella posizione da noi richiesta.

L'Amministrazione ha avanzato un’ipotesi alternativa: quella di orientare l’asse del campo principale in direzione perpendicolare rispetto all’attuale, per poter ricavare nella parte vicina alla strada un secondo campo più piccolo e non regolamentare. E’ una proposta che non risolve il problema: per ottenere soltanto 1000 mq scarsi di spazio in più dovremmo sobbarcarci un costo di almeno 150.000 per demolire tutto l’impianto esistente e per ricostruirlo praticamente tale e quale: risorse che tra l'altro dovrebbero essere a carico nostro e che non abbiamo. Inoltre, una spesa più o meno della stessa entità sarebbe necessaria (da parte del Comune…?) per spostare i servizi (condutture e cavi) sottostanti l’area e coinvolti nell’intervento. Troppi soldi in gioco per troppo poco.

Siamo costretti ad accettare l'unica proposta attuabile a costo zero per l'amministrazione (e, speriamo, anche per noi), cioè che un ritaglio dell'attuale strada venga annesso all'impianto. Qualche metro in più che può servire ma che non cambia la sostanza della situazione, non risolve la nostra insostenibile mancanza di spazi.

A questo punto prendiamo atto della volontà degli amministratori di non dare al rugby una struttura adeguata alle dimensioni del nostro movimento nell'attuale posizione del Foro Boario. Siamo costretti a prendere in considerazione l’ipotesi di spostarci in futuro in un’altra area adeguata, investendo in un nuovo impianto le poche risorse che attualmente abbiamo disponibili, i fondi regionali da noi richiesti, e, necessariamente, un contributo del Comune. Pertanto chiediamo che eventuali crediti edilizi in perequazione siano destinati quanto prima alla nuova struttura per il rugby.

Come ripetiamo da tempo, abbiamo bisogno di almeno due campi vicini. Per noi non fa differenza se lo spazio sufficiente per 2 campi regolamentari più un campo d'allenamento si ricava nella zona del PRUSST o se si individua in un’altra zona un terreno che l'amministrazione s'impegni pubblicamente a convertire subito in area destinata ad impianti sportivi. Ci basta che finalmente, dopo anni di immobilità, si proceda nelle scelte e nelle soluzioni.

Un aspetto positivo dell’incontro è stata la dichiarazione, da parte dell’Amministrazione comunale, di disponibilità a concederci l’utilizzo di campi periferici. Ma anche qui alle dichiarazioni devono seguire impegni precisi e azioni. Bisogna che si facciano rispettare le convenzioni stipulate dalle associazioni per la gestione dei campi pubblici: accordi che prevedono espressamente la possibilità di far utilizzare i campi di gioco a chi ne ha più bisogno.

Per questo siamo disposti a corrispondere tariffe ragionevoli (le stesse annualmente corrisposte da altre società per l'uso delle strutture) ma anche ad assumere in convenzione la gestione di strutture non utilizzate per fini sportivi anche se pagate dalla comunità per questo scopo. Un ragazzo che gioca a Rugby pesa esattamente come un coetaneo che gioca a calcio: la sua "impronta" sul terreno è uguale. Un campo verde senza ragazzini che ci giocano sopra è solo un "bel" campo desolato. Facciamo in modo che un maggior numero di bambini e ragazzi sfruttino le strutture pubbliche per fare sport e crescere meglio.

Rugby Oderzo 1970 e Grifoni Rugby Oderzo

Ultima modifica: 06/03/2012 alle 15:32

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