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21/12/2016, 16:44

Consegna allo IOV della raccolta fondi

Segnaliamo lunedì 19 dicembre, la consegna allo IOV Istituto Oncologico Veneto, della raccolta fondi di 400 € fatta principalmente con la cena solidale del 25 Novembre scorso organizzata dai Grifoni Oderzo in collaborazione con la LILT delegazione di Oderzo.

 


Una bella serata tra amici nella Club House di Mestre, molto bella ed accogliente. Siamo ospiti della squadra locale Old delle "Mummie", che nella stessa sera presenta un libro ricordo del grande Nane, Massimo Longega, rugbista, allenatore e dirigente OLD, mancato a Luglio.
Tanti amici, i giornalisti Elvis Lucchese ed Andrea Passerini, le squadre Old partecipanti allo sCampionato e gli amici dirigenti del CORV Comitato Old Rugby Veneto, sono presenti. Il CORV raccoglie fondi per beneficenza dal 1° anno di nascita, in occasione di una tappa di gioco dello sCampionato. Anche l'associazione Muccati, squadra Old "multietnica" che ha fatto un evento in occasione della partita Italia vs Tonga a Padova, ha raccolto fondi per l'Istituto Veneto.

 


La Dott.ssa Flavia, ricevendo i contribuiti a favore dello IOV, ha ringraziato i presenti per il grande sostegno, richiamando tutti a diffondere la cultura della prevenzione del tumore alla prostata e della prevenzione in generale.
Copia del libro "NANE il rugby dentro" la troverete presso la club House di Oderzo o per chi volesse una copia potrà essere ordinata.

 

 

Vi lasciamo un regalino natalizio!!!! Una poesia inserita nel libro presentato lunedì sera. Dedicato al grande Nane, forse ne spiega nel modo migliore l'essenza che tutti noi conoscevamo .....
Un grande consiglio a tutti per la ricerca della felicità!!

Auguri di Buone feste a tutti!!

 

 

 

ODE ALLA VITA
A MORTE DEVAGAR
(Pablo Neruda - Martha Medeiros)

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente
chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Ultima modifica: 02/01/2017 alle 12:32

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